L’anidride carbonica liquida viene trasportata da un serbatoio primario a uno secondario di destinazione tramite un camion cisterna.
Questo particolare mezzo, dotato di strumentazioni dedicate che ne raffreddano la temperatura, permette di mantenere il gas al suo interno in stato liquido.
La CO2, per poter essere utilizzata in ambito alimentare, deve rispettare diverse norme nazionali ed europee.
Al gas viene associato un codice ufficiale e riconoscibile formato dalla lettera “E” (Europa) e un numero che ne attesta la conformità all’uso alimentare, avendo soddisfatto ì requisiti di sicurezza e qualità stabiliti dai regolamenti europei.
Nel settore dell’HoReCa l’anidride carbonica può avere tre utilizzi:
Superati i criteri di purezza definiti dall’unione europea ed approvato come additivo alimentare E290, la CO2 può essere utilizzata per esempio come propellente o come gas di imballaggio.
Quando il gas viene utilizzato durante la produzione dell’alimento, come ad esempio nel controllo della temperatura durante determinati processi di lavorazione. Entrando a contatto, sia diretto che non, con gli alimenti, a livello legale il gas non deve lasciare residui che possano rappresentare rischi per la salute.
In questo caso il gas viene impiegato direttamente nella produzione dell’alimento ed è presente nel prodotto finale, come ad esempio la carbonatazione delle bevande. Sebbene non esistano leggi Europee specifiche per l’utilizzo dei gas come ingredienti, è opportuno rispettare i criteri relativi agli additivi alimentari insieme alla legislazione generale in materia di sicurezza e igiene alimentare.